Le novità del laboratorio

Case History: Sviluppo metodo per analisi additivi lubrificanti

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28
apr
2014
Categoria: Laboratorio

Capire il vostro Problema: necessità di determinare presenza di additivi lubrificanti in un campione a base polimerica poliossimetilenica (POM).

 

Fornirvi la Soluzione: il laboratorio ha sviluppato un metodo efficente nella determinazione della presenza e della percentuale di additivi lubrificanti quali PTFE, Olio di silicone, bisolfuro di Molibdeno, grafite in diverse tipologie di matrice polimerica: PP, PE, PA6, PA66, POM ecc.

 


Nel campo delle materie plastiche è pratica comune aggiungere gli additivi lubrificanti al polimero vergine durante la fase di compouding per ottenere un materiale con migliori proprietà tribologiche. Questi polimeri prendono il nome di polimeri autolubrificanti e sono destinati all’uso in settori in cui può essere applicata poca o nessuna lubrificazione esterna. È utile sottolineare che il basso attrito, garantito da queste materiali, rende anche più facile e veloce la lavorazione meccanica dei semilavorati, diminuendo i costi di produzione.

 

I lubrificanti più comuni sono:

- La grafite: è una delle forme allotropiche del carbonio e diversamente dal diamante, è un conduttore elettrico. La grafite e la polvere di grafite sono valide in applicazioni ingegneristiche per le loro proprietà autolubrificanti.

- Politetrafluoroetilene (PTFE): è un fluoro-polimero sintetico che trova molte applicazioni. Il PTFE ha coefficiente di attrito più basso di qualsiasi altro materiale solido conosciuto. Aggiunto al polimero abbassa il coefficiente di attrito formando durante il moto relativo un film lubrificante sulla superficie del pezzo.

- Bisolfuro di molibdeno (MoS2): è chimicamente inerte, insolubile in acqua e resistente agli acidi. Il bisolfuro di molibdeno è tra gli additivi più conosciuti per auto-lubrificare la maggior parte dei polimeri ingegneristici; è usato come alternativa a grafite, silicone ed oli.

- I siliconi sono composti organici contenenti silicio. Il silicone migliora la lubrificazione dei polimeri, spesso viene unito al PTFE nel compound per fornire eccellenti proprietà lubrificanti.

 


L'obbittivo del nostro lavoro è stato lo sviluppo di un metodo in grado di determinare la presenza e percentuale di questi additivi lubrificanti.

 

Nello specifico la colorazione del campione (bianco) indirizza la nostra ricerca a concentrarsi solo sulla determinazione della preenza di PTFE e silicone.

L'analisi qualitativa della presenza di PTFE viene condotta mediante analisi termica DSC e la sua quantificazione mediante cromatografia ionica (IC).
La determinazione del silicone viene condotta sull'estratto mediante analisi IR per verificarne la presenza e la quantità (%).

 

Le analisi condotte hanno permesso di evidenziare la presenza di solo silicone nel campione con contenuto in peso pari al 2%.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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